martedì 30 novembre 2010

Backe, backe Kuchen...


Jedes Land hat seine eigenen Tradizionen. Von Reisen, Erzaehlungen, aber auch von Internet haben wir die Moeglichkeit Braeuche von anderen Laendern kennenzulernen.
Letzte Woche, als ich in Internet surfen ging, habe ich auf dem Blog von Abyquilt und Hanne's Quilt Corner etwas Neues kennengelernt, dem "bakeklede/baksteklede-bakeduk/baksteduk". Es handelt sich um ein besticktes Tuch, mit dem der Teig oder das Gebaeck zugedeckt wird, und das wir vor allem in Skandinavien finden koennen. Ich habe noch nie von diesen Brauch gehoert und bin davon ganz begeistert!!!
Ich bin eine fanatische Baeckerin. Ob Brot, Broetchen, Cakes, Torten, Kleingebaeck..., mein Backofen kommt nie zum Ruhen! Um den Teig zu bedecken, brauche ich ein handgewobenes Leinentuch, das schon meine Mutter gebraucht hat.
Wie kann ich jetzt auf ein "bakeklede/baksteklede-bakeduk/baksteduk" verzichten?
So habe ich mir dieses Wochende ein norwegisches "Backetuch" gestickt. Mit diesem neuen Tuch kann ich meinen Sonntagszopf zudecken, oder ich kann all die verschiedenen traditionellen Weihnachtsbiscuit verstecken (einfach unmoeglich....!!!), oder ich kann es als ein Geschenk fuer Weihnachten vorbereiten...

Backe, backe Kuchen

Backe, backe Kuchen,
Der Bäcker hat gerufen!
Wer will gute Kuchen backen,
Der muss haben sieben Sachen:
Eier und Schmalz,
Butter und Salz,
Milch und Mehl,
Safran macht den Kuchen gel'! (gelb)
Schieb in den Ofen 'rein.
(Morgen muss er fertig sein.)

Backe, backe Kuchen,
der Bäcker hat gerufen,
hat gerufen die ganze Nacht,
(Name des Kindes) hat keinen
Teig gebracht,
kriegt er auch kein' Kuchen.

Ogni paese ha le sue tradizioni. Facendo dei viaggi, ascoltando dei racconti o grazie ad Internet, abbiamo la possibilità di conoscere usanze dei paesi lontani.
La settimana scorsa, navigando in Internet, sul blog di Abyquilt e di Hanne's Quilt Corner, ho conosciuto qualcosa di nuovo che si può trovare soprattutto in Scandinavia: il "bakeklede/baksteklede-bakeduk/baksteduk". Si tratta di un canovaccio ricamato che si usa per coprire l'impasto o delle pietanze sfornate. Non ho mai sentito di questa usanza e sono entusiasta di questa scoperta.
A me piace tantissimo infornare pane o panini, cakes, torte, o pasticcini...il mio forno non riposa mai! Per coprire l'impasto uso un panno di lino fatto da mia madre al telaio e che anche lei usava anni fa.
Comunque, come riesco adesso a resistere all'idea di avere una coperta ricamata per le mie pietanze?
Così questo fine settimana ho ricamato il mio canovaccio secondo la tradizione norvegese. Con questo riesco a coprire la mia treccia della domenica, o nascondere (proprio un'impresa impossibile...)tutti i miei biscotti tradizionali di Natale, o posso usare questa idea anche come regalo di Natale...

La filastrocca del pane

GIRO GIRO TONDO
IL PANE DENTRO IL FORNO
E' COTTO E PROFUMATO
IL FORNAIO L'HA IMPASTATO.
HA PRESO ACQUA E FARINA,
DI LIEVITO UNA PUNTINA
HA FATTO FILONI DI PANINI
CHE PIACCIONO A TUTTI I BAMBINI.
HA FATTO PAGNOTTE E ROSETTE
CHE MANGIANO NONNE E BIMBETTE.
HA FATTO PAN DOLCE E SALATO
CHE MANGIANO IL NONNO E IL SOLDATO.
HA FATTO PAN BIANCO E PAN NERO ...
MA OGNI PANE MANGIA
CHI HA FAME DAVVERO!


Den Teig bedecke ich mit einem handgewobenen Leinentuch, das meine Mutter auf ihrem Webstuhl gewoben hat.
Copro l'impasto con un canovaccio fatto da mia madre sul suo telaio.


Der fertig gebackene Sonntagszopf.

La treccia della domenica appena sfornata.

Meine ersten Weihnachtsbiscuit mit meinem neuen "Backetuch". Das Stickmuster ist ein Geschenk von Abyquilt.

I miei primi biscotti tradizionale del Natale. Il disegno del ricamo è un regalo di






1 commento:

  1. What a lovely baking post and what a gorgeous baking cover you have made :-)

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...